Vuelta a Murcia 2019, obiettivo corsa a tappe: due giorni di corsa l’anno prossimo, 3 nel 2020

La Vuelta a Murcia 2019 vuole crescere. Con il titolo iridato di Alejandro Valverde il ciclismo spagnolo ha ricevuto una nuova spinta e ancora di più quello locale, con la regione natia del campione del mondo che vuole riprendersi i giorni perduti. Costretta in seguito alla crisi a diventare corsa di un giorno, perennemente a rischio, la ex corsa a tappe potrebbe tornare nei prossimi anni. Da subito gli organizzatori hanno reso nota la propria volontà di aumentare a due giorni il prossimo anno e, dopo aver trovato il sostegno delle istituzioni locali, è stata mandata recentemente la richiesta all’UCI per poter correre il 15-16 febbraio prossimo.

Nell’attesa del benestare dell’UCI, gli organizzatori hanno già tracciato il disegno del percorso di entrambe le tappe, ricevendo anche numerose adesioni, per un totale sinora di 25 squadre ad aver fatto richiesta. “Abbiamo quasi tutto fatto, dal percorso alle squadre che hanno fatto richiesta, abbiamo molte cose definite – spiega il presidente Francisco Guzmán – Per noi questi sono i primi passi per tornare ad una corsa a tappe che abbiamo avuto a lungo, almeno sino a prima della maledetta crisi. Voglio approfittare comunque per ringraziare tutte le istituzioni che ci sono state vicine e senza le quali la corsa non esisterebbe più. Ora vogliamo tornare a correre su più giorni: il prossimo anno ne avremo due sicuramente, mentre per il 2020 vogliamo arrivare a tre”.

Nata nel 1981, la corsa diventò professionistica nel 1989 e vide rapidamente grandi nomi nel proprio palmarès, fa i quali quelli di Melchior Mauri, Marco Pantani e Aitor Gonzalez, oltre ovviamente all’enfant du pays Alejandro Valverde. Da cinque o sei giorni di corsa iniziali, nel 2011 la crisi costrinse a ridurre a tre giorni, diventati due l’anno successivo e uno solo a partire dal 2013.

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